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Progetto Etiopia

Agricoltura Goro – Etiopia

Il MicroProgetto si svolge presso la Missione in Etiopia a Goro, un piccolo villaggio che conta all’incirca 3.000 persone e si trova in direzione sud ovest di Addis Abeba, a 140 chilometri. L'intervento, un progetto agricolo che si divide in Fase 1 e Fase 2, intende dare l’opportunità a 10 donne di creare un’impresa cooperativa e coltivare 2 ettari di terreno per produrre circa 2000 kg di Tef, una granaglia locale. Si vuole, inoltre, acquistare un mulino per la macinatura del Teff e dei fornelli per la cottura della Enjera, il pane tipico locale. Il 30% della Enjera prodotta sarà distribuita alla scuola della Missione in modo che possa garantire ai 380 bambini una sicurezza e diversificazione alimentare. Il restante 70% verrà invece venduto al mercato locale dalle donne per poter ripagare i costi d'impresa e garantire, al contempo, il pagamento della loro manodopera con un piccolo surplus per la gestione dell'impresa stessa. È anche prevista la formazione, in loco, della durata di due-tre settimane, per le 10 donne, tenuta da un esperto italiano su concetti base di economia, contabilità e aspetti legali ponendo ovviamente l’accento sul corretto funzionamento di una cooperativa agricola e della filiera produttiva dalla semina alla vendita. La prima fase del progetto si è sviluppata tra aprile e maggio 2021, quando abbiamo affittato 2 ettari di terreno per l'agricoltura, a 2 chilometri dal villaggio. Un ettaro l’abbiamo lavorato utilizzando sia il metodo dell’aratura manuale che il trattore. L’altro ettaro, situato in una zona remota e senza accessi per le macchine, ci ha costretti a ad utilizzare esclusivamente il bue. La fase due, che prevedeva le seguenti attività, si è sospesa con la morte del referente Paolo Canepa. Il CCCA confida nella ripresa del progetto con il suo sostituto, Padre Reji, come sarà possibile in futuro, con le seguenti attività già previste: aratura della terra per la seconda volta, semina, selezione delle donne per il progetto, formazione.

Testimonianza

Mi chiamo Paolo Caneva, sono friulano, sposato ed ho cinque figli, di cui una adottata. Attualmente vivo ad Addis Abeba, ormai una megalopoli di dieci milioni di abitanti. Non si vive bene, ma sono costretto a rimanerci perché i miei figli frequentano la scuola italiana. Sono in Etiopia dal 2005 in qualità di missionario laico Fidei Donum inviato dal Vescovo di Udine ed ho ricoperto questo incarico fino al giugno del 2013. Dal 2016 collaboro con l’Ordine dell’Imitazione di Cristo, una congregazione di sacerdoti indiani, comunemente conosciuti con il nome di Padri di Betania, che svolge la sua attività missionaria qui in Etiopia dal 2009. Nel villaggio i sacerdoti sono responsabili di un asilo ed una scuola elementare e stiamo costruendo i servizi igienici, uno per i maschi, uno per le femmine ed anche la fossa settica. Siamo molto interessati a progetti agricoli e di allevamento, abbiamo del terreno dove c'è un orto e alberi da frutto, un pollaio ed una stalla. Tra i progetti, qualche mucca per la produzione di latte che serve ai missionari ed al personale ed una produzione di 200 uova al giorno, per dare ai bambini che frequentano l'asilo un uovo sodo per la loro merenda due volte a settimana. Molto utili sarebbero taniche in vetro resina da 10.000 litri per la raccolta dell'acqua piovana. Sono il referente dell’ultimo MicroProgetto della Missione Goro.

La Missione di Goro

A Goro l’attività principale è l’agricoltura praticata ancora con metodi tradizionali e manuali. I missionari dell’ordine dei Padri di Betania hanno cominciato la loro opera missionaria in Etiopia nel 2009 e nel tempo sono stati in grado di realizzare molteplici attività tra cui un asilo ed una scuola elementare con 384 bambini a cui viene fornito un pasto giornaliero di uova sode, tè e biscotti. I 58 bambini che non frequentano la scuola gestita dai missionari ma altre scuole del villaggio, vengono sostenuti con un aiuto economico per pagare la retta scolastica, e nelle ore pomeridiane vengono fatte delle lezioni accessibili anche a loro. Inoltre vengono fatti dei corsi di taglio e cucito, metalmeccanica e delle ragazze frequentano la scuola per diplomarsi in infermieristica. Nella zona di Goro l’acqua potabile è di difficile reperibilità. Nel 2015 è stato scavato un pozzo e ogni giorno 10.000 litri d’acqua potabile vengono distribuiti agli abitanti di Goro. Le famiglie del villaggio non hanno una fonte di reddito stabile e questo non consente uno sviluppo che sia sostenibile; inoltre i bambini della scuola, nonostante ricevano un pasto al giorno, questo non è sufficiente e c’è poca diversità alimentare. Ciò implica una malnutrizione che comporta vari problemi. I progetti di autosostentamento già avviati dalla missione non sono sufficienti per generare un’entrata capace di coprire il fabbisogno. Per questo abbiamo scelto di intervenire insieme alla comunità locale. Lavoriamo con passione, umiltà e dedizione perché non ci siano più povertà e guerre. Sosteniamo il volontariato come esperienza per conoscere l’altro incoraggiando il dialogo tra i popoli come strumento di pace e democrazia. MicroProgetti mette in moto percorsi di risposta efficace ai bisogni essenziali come cibo, casa, salute, scuola, acqua delle comunità ai quali si rivolgono.

Scheda sintetica

  • Durata
    8 mesi
  • Categoria
    Agricoltura
  • Location
    Etiopia
  • Beneneficiari
    10 donne /380 bambini
  • Donazioni necessarie
    5000€
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